Giardino anteriore

L’allestimento del giardino anteriore iniziò solo nel 1759 sotto il duca Carlo Eugenio. La balaustrata a nord fu ampliata: su 186 basamenti in pietra furono posizionati alberelli di aranci e limoni. Nacque un’orangerie che – completata da incantevoli aiuole fiorite e laghetti – somigliava a un giardino delle meraviglie difficilmente superabile per splendore e magnificenza. Nei mesi invernali era protetta da una copertura lignea. Diverse stufe la riscaldavano. Nel 1798 il giardino anteriore acquisì il suo odierno aspetto. Furono mantenute solo le lunghe aiuole rettangolari e al posto dello specchio d'acqua nacquero aiuole erbose circolari. Qui le rose ad alto fusto con fiori dai delicati colori creano un suggestivo contrasto con gli estesi tratti ornamentali in ghiaia e le aiuole rettangolari. Tantissimi fiori primaverili ed estivi e piante bulbose danno vita a periodi di magica e straordinaria fioritura.

Il lato del giardino antistante il nuovo corpo della residenza principesca era un tempo impreziosita da un cortile ribassato ovale adiacente alla sala dei marmi. Grazie all’ambientazione fatta di cascatelle, specchi d’acqua e nicchie a cascata nei muri di cinta, pareva di essere tornati nell’antichità romana. Per rendere l'accesso al giardino quanto più confortevole possibile, nel 1814 il duca Federico II fece coprire la cosiddetta Sala Terrena con una volta. Oggi la terrazza con scalinata rappresenta il collegamento tra il piano nobile e il giardino.

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